Si parla molto più spesso, di solito, di macronutrienti (Proteine, Carboidrati e Grassi) e – cosa da evitare nella maggioranza dei casi – di calorie, che non dei fondamentali micronutrienti.

Un’alimentazione che sia priva di alcune, o di molte, di queste sostanze non è in grado di provvedere tutto quanto ciò di cui l’organismo necessita.

Di conseguenza il soggetto carente tende a sviluppare nel tempo tutta una serie di problemi che non sempre sono diagnosticabili come vere e proprie patologie.

Talvolta si tratta di una diminuzione dell’energia, talaltra di un calo di memoria, o di altre condizioni che sono spesso attribuite al passare degli anni.

Si perde efficienza in modo spesso così graduale da non rendersene quasi conto.

In altri casi si possono presentare tardivamente dei sintomi che molto spesso sono trattati con farmaci quando potrebbe essere sufficiente ripristinare livelli adeguati dei nutrienti mancanti.

I cibi confezionati, inoltre, oltre ad una ridotta quantità di nutrienti dovuta ai trattamenti subiti, spesso contengono additivi non esenti da un certo grado di dannosità.

Come sarà evidente esaminando il prospetto che segue, il cibo più nutriente in assoluto è il fegato, seguito dagli organi interni degli animali. Tutti alimenti molto di rado utilizzati, sempre che lo siano.

E’ importante reintrodurre cibi davvero nutrienti per ottenere una quantità sufficiente delle sostanze di cui il nostro organismo necessita.

Fegato, cuore, brodo di ossa (non citato nello schema, che si riferisce soprattutto alle esigenze del sistema nervoso, ma è comunque valido come riferimento generico), sono alcune delle fonti di più facile reperibilità, anche se tra le meno utilizzate.

Senza trascurare le altre comprese nell’elenco.

Salvo casi rari (vedi gli omega 3 di qualità) gli integratori contengono molecole diverse da quelle presenti nel cibo, che sono spesso inefficaci – se non potenzialmente dannose – anche perché avulse dal loro contesto naturale: il cibo fresco.

Micronutriente Funzione principale Principali fonti alimentari
Vitamina A, Retinolo (la forma animale della A) Coinvolta nella sintesi dei pigmenti visivi nella retina Olio di fegato di merluzzo, fegato
Vitamina B1 (Tiamina) Facilita l’utilizzzo del glucosio e contribuisce a formare la mielina Organi interni, semi e frutta secca
Vitamina B2 (Riboflavina) Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Fegato, vegetali verdi
Vitamina B3 (Niacina) Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Fegato, pollame
Vitamina B6 (Piridossina) Aiuta nella produzione dei neurotrasmettitori Pesce, vegetali verdi
Vitamina B9 (Acido folico) Facilità la formazione della mielina Pesce, vegetali verdi, asparagi
Vitamina B12 (Cobalamina) Facilità la formazione della mielina Fegato, frutti di mare
Vitamina C Combatte le infezioni, fornisce antiossidanti intracellulari Vegetali verdi, agrumi
Vitamina D Contribuisce alla corretta lettura del DNA, protegge le cellule cerebrali Luce del sole, olio di fegato di merluzzo
Vitamina E Favorisce le comunicazioni cellulari, protegge il colesterolo dall’ossidazione, riduce la morte delle cellule cerebrali rallentando l’invecchiamento Frutta secca, semi, avocado
Ferro Contribuisce all’apporto di ossigeno ai tessuti Organi interni, vegetali verdi
Rame Necessario al bilancio ferro/rame che è coinvolto nelle funzioni cerebrali più elevate Organi interni, molluschi, frutta secca e semi
Zinco Contribuisce nei fenomeni percettivi (sistema nervoso) Fegato, molluschi, frutta secca e semi
Iodio Coinvolto nei processi che determinano l’intelligenza e la produzione della mielina. Alghe, frutti di mare, sale iodato
Magnesio Stabilizza le cellule nei confronti di una eccessiva stimolazione Vegetali verdi, frutta secca (previo ammollo), alghe
Selenio Protegge dallo stress ossidativo Noci brasiliane, semi di girasole, frutti di mare e alghe
Licopene, Luteina, Zeaxantina, alfa e beta-carotene Antiossidanti che proteggono la membrana cellulare e i mitocondri Vegetali vivacemente colorati e frutti di bosco
Carnitina Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Cuore, reni, fegato, carne anche di pollo
Acido lipoico Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Cuore, reni e fegato
Coenzima Q Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Cuore, reni e fegato
Creatina Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Organi interni, selvaggina
Vitamina B5 (Acido pantotenico) Contribuisce alla produzione di energia nei mitocondri Fegato, funghi, avocado
Vitamina K Contribuisce a irrobustire i vasi sanguigni e la mielina Vegetali verdi
Colesterolo Irrobustisce le membrane cellulari e promuove la formazione di alcuni ormoni Grassi animali
Acido alfa linolenico (ALA) Contribuisce alla formazione delle membrane cellulari Noci, olio di lino
Omega 3 (EPA e DHA) Contribuiscono alla formazione delle membrane cellulari e a ridurre l’infiammazione Pesce azzurro, salmone e carne di animali allevati ad erba
Omega 6 (Acido linoleico e Arachidonico) Contribuiscono alla formazione delle membrane cellulari e alla comunicazione tra le cellule. Debbono essere in equilibrio con gli Omega 3 Carne e organi interni
Acido gamma linolenico (GLA) Riduce l’infiammazione Olio di borragine, di enotera e canapa