Mi sembra interessante riportare, in italiano, un collage di brani tratti da Why We Get Fat di Gary Taubes, uno dei libri più interessanti sull’alimentazione scritti di recente (2011).

Il grandissimo merito di questo giornalista scientifico (laureato in Fisica ad Harvard) è stato quello di esaminare tutta la letteratura scientifica disponibile dalla metà del 1.800 ad oggi relativamente alla nutrizione (e non solo) con lo spirito critico di una persona in grado di distinguere la Scienza dalla pseudoscienza, sulla quale si basano spesso le indicazioni alimentari forniteci, da oltre 50 anni a questa parte, dalle autorità preposte alla salute.

Ecco cosa scrive:

Analizziamo i risultati ottenuti in studi clinici nei quali i soggetti sono stati istruiti a sostituire i carboidrati (che, come abbiamo visto in precedenza, ci fanno ingrassare) con cibi di provenienza animale ad alto contenuto di grassi, anche saturi.

Negli ultimi 10 anni i ricercatori hanno condotto un certo numero di studi finalizzati a confrontare alcune diete a contenuto di carboidrati molto ridotto, ma ad elevato tenore di grassi e proteine – solitamente la dieta Atkins, resa famosa dal Dr. Robert Atkins con il suo bestseller del 1972 (Dr. Atkins’ Diet Revolution) – con il tipo di diete a basso contenuto di grassi raccomandate dall’ American Heart Association o dalla British Heart Foundation.

Questi studi sono tra i migliori mai condotti con lo scopo di verificare l’effetto di un’alimentazione ricca di grassi, anche saturi, sulla percentuale di grasso corporeo in eccesso e sui fattori di rischio sia della malattia cardiovascolare che del diabete.

I risultati sono stati significativamente costanti.

I soggetti sottoposti a queste ricerche cliniche furono istruiti a mangiare tutto il grasso e le proteine che desideravano (carne, pesce, pollame) ma a ridurre drasticamente i carboidrati (non più di 50 o 60 grammi al giorno pari, a 200/240 calorie).

Gli individui in esame sarebbero stati poi confrontati con soggetti ai quali erano state concesse non solo meno calorie totali ma in particolare quelle derivanti dai grassi, soprattutto saturi.

Ecco cosa accadde a coloro che avevano mangiato prevalentemente grassi e proteine:

1)    persero almeno altrettanto grasso, se non significativamente di più;

2)    i livelli di colesterolo HDL aumentarono;

3)    i trigliceridi diminuirono in modo molto significativo;

4)    la pressione arteriosa si ridusse;

5)    il valore del colesterolo totale rimase più o meno lo stesso;

6)    quello del colesterolo LDL aumentò leggermente;

7)    il rischio di subire un attacco cardiaco diminuì in modo significativo.

Esaminiamo nel dettaglio uno di questi studi, condotto da ricercatori della Università di Stanford, e costato 2 milioni di dollari al governo americano.

I risultati vennero pubblicati nel 2007 sul Journal of the American Medical Association.

È conosciuto come A TO Z Weight Loss Study e mise a confronto quattro diete:

  1. la dieta di Atkins (A): 20 grammi al giorno di carboidrati per i primi due o tre mesi (e successivamente 50 grammi) accompagnati da tante proteine e grassi quanti desiderati.
  2. Una dieta tradizionale (T), anche conosciuta come la dieta LEARN (Lifestyle, Attidute, Relationship, and Nutrition): le calorie erano ridotte, e i carboidrati costituivano dal 55 al 60% di queste calorie, mentre i grassi fornivano meno del 30% e quelli saturi meno del 10%. L’esercizio regolare era incoraggiato.
  3. La dieta Ornish (O): meno del 10% di tutte le calorie provenivano dai grassi, e i partecipanti erano invitati a meditare e ad esercitarsi fisicamente.
  4. La dieta Zona (Z): 30% delle calorie derivanti dalle proteine, 40% dai carboidrati e 30% dei grassi.

Qui di sotto sono elencati i risultati relativamente alla perdita di peso e ai fattori di rischio di malattia cardiovascolare, ad un anno dall’inizio dello studio:

 

Gruppo               Peso             LDL          Trigliceridi          HDL           Pressione

Atkins                 – 4.5 Kg        + 0.8           – 29.3           + 4.9             – 4.4

Tradizionale          – 2.2 Kg        + 0.6           – 14.6           – 2.8             – 2.2

Ornish                  -2.3 Kg         -3.8            -14.9               0                -0.7

Zona                    -1.5 Kg            0             – 4.2              +2.2            -2.1

 

Sebbene i soggetti che seguissero la dieta di Atkins fossero stati invitati a mangiare tutto il cibo che desideravano e ad utilizzare quantitativi importanti di carni rosse (e quindi dei grassi saturi in essa contenuti) persero più peso, i loro trigliceridi si ridussero maggiormente (cosa positiva), il colesterolo HDL aumentò più degli altri (una buona cosa) e la pressione arteriosa si ridusse maggiormente rispetto a coloro che avevano seguito le altre diete (altro dato positivo).

Ecco come ricercatori di Stanford descrissero i risultati:

“sono state espresse molte preoccupazioni relativamente al fatto che una dieta a basso tenore di carboidrati finalizzata alla perdita di peso, che contenesse una quantità totale di grassi anche saturi elevata, potesse condizionare in modo negativo i livelli dei grassi nel sangue e il rischio cardiovascolare.

Queste preoccupazioni non sono state confermate valide in studi recenti su diete finalizzate alla perdita di peso.

Le ricerche più aggiornate, come questa (A TO Z), hanno regolarmente evidenziato che i trigliceridi, l’HDL –C [il colesterolo HDL], la pressione arteriosa e i parametri dell’insulino-resistenza sono risultati essere o non significativamente differenti o decisamente più favorevoli per i gruppi che avevano seguito una dieta a contenuto di carboidrati molto ridotto.”

 

L’uomo di punta di questo studio era Christopher Gardner, direttore degli studi sulla alimentazione allo Stanford Prevention Research Center.

Gardner presentò i risultati dello studio in una conferenza che è adesso reperibile su YouTube: “The Battle of Weight Loss Diets: Is Anyone Winning (at Losing)? ”.

Comincia la sua conferenza precisando di essere stato vegetariano per 25 anni e di aver condotto lo studio perché era preoccupato che diete come quella di Atkins, ricche di carne e di grassi saturi, potessero essere dannose.

Quando descrive il trionfo di quest’ultima, molto bassa nel contenuto di carboidrati mentre ricca di carne, la definisce “ una pillola difficile da deglutire.”

Nel commento ai risultati del suo studio, Gardner scrisse:

“due dei risultati più costanti negli studi recenti sulle diete a basso tenore di carboidrati, quando comparate con quelle a basso tenore di grassi, è stato un più  elevato colesterolo LDL e concentrazioni più basse di trigliceridi nelle diete low carb.

Sebbene concentrazioni elevate di colesterolo LDL potrebbero sembrare un effetto sfavorevole, potrebbe non essere così in queste condizioni.

L’effetto riducente sui trigliceridi di una dieta a basso contenuto di carboidrati porta ad un aumento delle dimensioni del colesterolo LDL, cosa nota per ridurre il rischio di aterosclerosi.

Nel nostro studio, a due mesi dall’inizio, le concentrazioni medie del colesterolo LDL aumentarono del 2% mentre quelle del trigliceridi si ridussero del 30% nel gruppo che seguiva la dieta Atkins.

Questi riscontri sono compatibili con un favorevole aumento delle dimensioni delle particelle LDL, sebbene questo dato non sia stato testato nel nostro studio.”

Questi risultati possono effettivamente risultare una pillola difficile da digerire per qualcuno, ma essi confermano che la dieta che dobbiamo utilizzare per perdere peso, cioè quella ridotta nelle quantità dei carboidrati che ci fanno ingrassare, è anche quella migliore nel prevenire la patologia cardiovascolare.

Tengo a precisare che dalla morte del Dr. Atkins molti altri studi sono stati condotti utilizzando diete Low Carb, come il libro di Taubes non manca di sottolineare.

Al pur notevole lavoro del Dr. Atkins, quindi, si è aggiunto altro materiale scientifico (fondamentale il contributo di Phinney e Volek, tra gli altri) e l’esperienza clinica di personaggi del calibro di Michael e Mary Dan Eades.

La Atkins, quindi, va considerata solo come un esempio di dieta Low Carb.

Il corsivo, e solo quello, è di mio pugno.

Dr. Paolo Perucci