Prefazione
Il libro precedente di Robb Wolf, La Paleo dieta (Sonzogno, 2011) è stato il primo testo esauriente sull’argomento pubblicato in Italia –uno dei pochissimi validi a tutt’oggi – e ha mantenuto negli anni un successo costante, contribuendo alla formazione di un movimento composto da un crescente numero di seguaci, molti dei quali lo considerano il libro di riferimento.
Per chi fosse ancora totalmente digiuno in materia, o avesse liquidato questo approccio “Paleo” come una delle tante diete alla moda (quella “del cavernicolo”, come è stata dipinta su alcuni media), desidero fornire un accenno molto sintetico a ciò che ne costituisce il principale presupposto, precisando che queste affermazioni sono sostenute da una letteratura scientifica sempre più abbondante.
In buona sostanza, si tratta di un modo di vivere (uno stile di vita: la dieta da sola serve a poco) che sia rispettoso delle caratteristiche che il nostro codice genetico – evolutosi nell’arco di oltre due milioni di anni, e cambiato pochissimo da allora – mantiene ancora oggi, mentre l’ambiente che ci circonda (e il cibo che ingeriamo) sono drasticamente cambiati, e troppo rapidamente per consentire un adattamento.
A questa discrepanza (tra geni e contesto) è assai probabile che possano essere correlate molte delle patologie più diffuse – e in crescendo esponenziale negli ultimi decenni – che affliggono la società occidentalizzata. Si spazia dal “semplice” sovrappeso al diabete, dalla malattia cardiovascolare ai tumori, dall’infertilità alla demenza e alle malattie autoimmuni.
I geni “rispondono” all’ambiente in cui viviamo (di cui l’alimentazione è un aspetto importante, ma non certo l’unico) e solo se gli stimoli che ricevono sono abbastanza simili a quelli che hanno funzionato al meglio nel corso dell’evoluzione, possiamo vivere a lungo: magri, forti e in buona salute.
Solo ricreando, quindi – nei limiti di quanto sia possibile nel contesto attuale – delle condizioni almeno prossime a quelle che il nostro DNA si aspetta, potremo prevenire l’invecchiamento precoce e le malattie e – in molti casi – tornare sani pur essendo stati seriamente malati. L’autore è un esempio eclatante di completa guarigione da una serie notevole di patologie gravi.
Con questa seconda fatica editoriale Wolf, alla luce della sua esperienza e della letteratura scientifica più recente, sposta l’asticella ancora più in alto rispetto al libro precedente, fornendo un programma completo che consentirà a molte più persone di modificare al meglio il proprio stile di vita, ciascuno in base alle individuali peculiarità (da qui il “su misura” del titolo”).
Di seguito fornisco un elenco di quelli che sono i punti chiave trattati dall’autore, per consentire di comprendere quanto vasto e innovativo sia il materiale trattato, e quanto utili e abbondanti siano gli strumenti forniti al lettore per poter iniziare da subito a mettere in pratica le indicazioni distribuite – e molto ben motivate – nell’arco di questo pregnante volume:
· non esiste una dieta che risponda alle esigenze di tutti: senza un’adeguata personalizzazione non si ottengono risultati! Sono numerosi i fattori che possono influenzare le necessità nutrizionali di un dato soggetto, e i principali vengono analizzati nel dettaglio ma – soprattutto – è ormai chiaro e provato che persone diverse rispondono in modo molto dissimile allo stesso cibo, anche a quegli alimenti che sono considerati universalmente “buoni” persino nel contesto Paleo;
· non è colpa nostra se tendiamo a mangiare troppo e troppo spesso. La maggioranza dei cibi più frequentemente utilizzati (e consigliati dagli “esperti”) non possiede quelle caratteristiche che inviano al cervello il segnale di sazietà (quindi si mangia più del necessario) e induce una risposta ormonale che fa tornare rapidamente la fame (per cui si mangia spesso);
· buona parte dei cibi industriali di cui si fa largo consumo, infatti, sono stati appositamente progettati dai produttori per incentivare questo diffuso comportamento;
· il cibo oggi è ovunque, per le sue caratteristiche crea dipendenza, e non si fa nessuna fatica nel procurarselo (situazione ben diversa rispetto anche a solo pochi decenni fa);
· uno spazio adeguato è dedicato nel testo ai fattori più importanti che condizionano la digestione e la salute intestinale, flora batterica compresa, nello stile gradevole e anche spassoso che caratterizza questo autore: niente di noioso, anzi, e molto motivante;
· cambiare stile di vita non è facile, non lo è affatto. Sono necessari un certo sforzo iniziale e un valido “perché”. L’autore affronta diffusamente le difficoltà più frequenti e le migliori strategie per avere successo, dettate dai circa venti anni di esperienza diretta con migliaia di soggetti;
· la Paleo dieta è spesso criticata a vario titolo da più parti, e accusata in particolare di non disporre di adeguata ricerca scientifica a sostegno delle sue teorie: un ampio capitolo è dedicato all’esposizione dei principali studi che confutano questa affermazione, e a una motivata replica alle critiche più frequenti. C’è ancora molto da scoprire e approfondire, ma gli elementi per sostenere di essere probabilmente sulla strada giusta sono certamente disponibili;
· grande rilevanza viene giustamente attribuita a una adeguata quantità e qualità del riposo notturno. Oltre a spiegare i motivi per cui il sonno è d’importanza cruciale per la salute di tutto l’organismo – e condiziona pesantemente il modo di mangiare – l’autore fornisce un buon numero di suggerimenti pratici finalizzati a ottimizzare questa componente essenziale di un corretto stile di vita;
· anche imparare a gestire lo stress costituisce uno degli aspetti cruciali del programma. Vengono fornite alcune interessanti indicazioni.
· non poteva mancare una sezione dedicata all’esercizio fisico. Viene ancora una volta evidenziato come non sia la quantità bensì la qualità che conti anche a questo livello, e come sia più importante muoversi molto a ritmo blando e con regolarità (gli ormai famosi 10.000 passi al giorno) che non dannarsi l’anima in palestra o correndo: bastano davvero poco lavoro intenso – e molto movimento blando – per restare in salute e mantenere negli anni un fisico efficiente e bello da vedere;
· viene dato ampio risalto alla cruciale importanza della vita di relazione. La solitudine, secondo alcuni dati, farebbe male quanto un pacchetto di sigarette al giorno. E internet non può assolutamente surrogare il vero, diretto contatto umano con persone con cui ci si trova volentieri. Il supporto di individui che condividano lo stesso stile di vita, poi, è di grande aiuto nel restare coerenti con le scelte fatte;
· il capitolo a mio avviso più importante, che fa davvero la differenza, è quello sulla personalizzazione dei carboidrati. Alla luce dei dati evidenziati da alcuni studi molto recenti, sappiamo oggi che la risposta individuale agli alimenti che contengono questo macronutriente è altamente imprevedibile. Non ci possiamo più fidare della suddivisione dei carboidrati in “buoni” e “cattivi”, semplici o complessi, degli indici glicemici o di altre classificazioni obsolete: bisogna utilizzare un glucometro (per un breve periodo) per scoprire – misurando la glicemia – quali cibi siano davvero adatti alla nostra peculiare condizione e quali invece siano da evitare del tutto, o quanto meno quali siano le dosi massime a noi consentite. Può sembrare una procedura indaginosa e non a tutti sorriderà l’idea, ma è l’unico modo (peraltro assai semplice nell’attuazione pratica) che ci consente di sapere davvero se stiamo mangiando in modo adeguato alle nostre necessità; se stiamo quindi prevenendo – o curando – una vasta gamma di patologie molto frequenti, e mettendo le giuste basi per un’efficace perdita di peso;
· a sua volta di grande rilevanza è la parte in cui si spiega quanto siano importanti strumenti quali lo stato di chetosi nutrizionale (o alimentare) e il digiuno. Erroneamente considerati delle pratiche estreme – se non dannose – sono invece entrambi degli accorgimenti che possono risultare di enorme utilità non solo in certe situazioni patologiche ma anche in determinate fasi della vita, o per finalità particolari. Molti si trovano bene in uno stato abituale di chetosi nutrizionale (anche parecchi atleti di livello), e numerosi studi ne hanno evidenziato i notevoli vantaggi. E’ bene sapere che queste modalità di mangiare (o di non mangiare, nel caso del digiuno) sono disponibili, non sono affatto pericolose se utilizzate con cognizione di causa, e forniscono dei vantaggi unici;
· sono elencati e motivati gli esami necessari a fare il punto sul proprio stato di salute prima e dopo aver intrapreso il cambiamento;
· molto ben fatta la parte dedicata al Programma vero e proprio, della durata di trenta giorni, che ha la funzione di consentire al principiante, in assoluta scioltezza, di iniziare senza errori a sperimentare l’efficacia del metodo. Si intuisce con facilità quanta esperienza abbia acquisito in questi anni l’autore nel rapporto con le persone. I piani alimentari sono semplici e ben strutturati, e prevedono anche un protocollo da adottare in caso di malattie autoimmuni.
· la parte dedicata alle ricette, davvero cospicua, è stata saggiamente affidata a due veri specialisti nell’ambito della cucina Paleo: Julie e Charles Mayfield, autori di vari best-seller culinari;
· vasta e aggiornata la bibliografia.
Per concludere: a mio avviso con questo suo ultimo lavoro Wolf cerca di portare tutto il movimento Paleo ad un altro livello, mettendo un po’ di ordine in un ambito che era diventato tanto diversificato e multiforme da creare non poca confusione anche nei lettori più attenti e preparati. Chiarisce molto bene, per esempio, quanto poco senso abbia dibattere sul fatto che un cibo sia “Paleo” o “non Paleo”, disquisire su quanti carboidrati consenta/consigli un autore piuttosto che un altro, o altre amenità del genere.
La dieta Paleo (quindi anche il suo primo libro) è un punto di partenza, una base sulla quale costruire – alla luce delle acquisizioni scientifiche più recenti – uno stile di vita personalizzato, usufruendo delle chiare indicazioni contenute in questo testo e degli strumenti di uso domestico che la tecnologia ci mette a disposizione oggi.
Davvero un ottimo libro.
Dr. Paolo Perucci
www.drperucci.it