Concetti chiave:
- secondo il Centro americano per il controllo delle malattie (CDC) l’efficacia complessiva del vaccino antinfluenzale nelle ultime tre stagioni è stata tra il 47 e il 63%, mentre alcuni esperti ritengono che i valori reali si attestino tra lo zero e il 7%.
- Ogni primavera le autorità sanitarie selezionano due ceppi del virus A dell’influenza (solitamente i sottotipi H1N1 e H3N2) e uno o due ceppi del virus B da includere nel vaccino che sarà messo in commercio in autunno. Lo scorso dicembre i membri del CDC hanno indetto una conferenza stampa nel corso della quale hanno informato gli americani del fatto che in primavera non sapevano che uno dei ceppi virali dell’influenza A stava cominciando a mutare. Ne deriva che questo sottotipo geneticamente modificato sta risultando essere il ceppo dominante nel causare la malattia quest’anno, ma non è incluso nel vaccino.
http://emergency.cdc.gov/han/han00374.asp
http://www.cdc.gov/media/releases/2014/t1204-flu-season.html
http://www.cdc.gov/flu/about/viruses/change.htm
http://www.nature.com/scitable/topicpage/Genetics-of-the-Influenza-Virus-716
- Alcuni esperti sostengono che aver fatto il vaccino non rende i sintomi dell’influenza meno gravi.
Ritengo che su questo argomento critico e contrastato sia opportuno raccogliere anche informazioni non convenzionali.
Buona lettura.
Dr. Paolo Perucci
Per visionare il video, leggere il contenuto completo dello stesso e accedere alle 74 voci bibliografiche cui fa riferimento, questo è il link al sito del Dr. Mercola sul quale è stato pubblicato.
I contenuti sono in inglese.